PERCHE’ LEGGERE?
I RAGAZZI DELL’I.C. SCHWEITZER RISPONDONO CON GIOIA
Hanno scelto i loro testi, guidati dalle professoresse di italiano, Giovanna Berchicci, Giuseppina Gallina e Nunzia Mascolo, e con i giornali sotto il braccio si sono recati all’Istituto “Boccardi – Tiberio” di Termoli. Una volta giunti all’Istituto Tecnico, gli studenti della III A e III B dell’I.C. Schweitzer, secondaria di primo grado, sono stati ricevuti dai loro “colleghi” più grandi, con i quali hanno poi condiviso una delle esperienze più formative e probabilmente emozionanti del loro curriculum scolastico. “Sos! EcoLeggiamo!”, questo il titolo dell’iniziativa, che si è tenuta il 16 novembre, nell’ambito di Libriamoci 2019. Intorno ad un palcoscenico, allestito per l’occasione, e seduti in cerchio, tutti gli studenti, hanno assistito alle performance dei tanti interpreti che si sono avvicendati, rievocando Eco, Nabokov, Salgari, Dante, Petrarca, fino al “Cantico delle Creature” di san Francesco d’Assisi. Il tema era la natura, l’ambiente, l’amore per la Terra.
Il pubblico, così speciale, non è stato peraltro solo a guardare, perché in molti sono intervenuti, facendo riflessioni e domande. Questa in effetti era la finalità della giornata, ovvero stimolare l’interesse dei più giovani verso temi di attualità e “allenarli” a cercare in modo autonomo le fonti dell’informazione, in un piano didattico-educativo che molto sta a cuore alla Dirigente dell’I.C: Schweitzer, prof.ssa Marina Crema.
In questa accogliente ed emozionante cornice i nostri ragazzi hanno dapprima letto i “numeri” dell’inquinamento tratti dai reportage della testata giornalistica Repubblica; poi hanno approfondito l’argomento con un articolo di Enzo Bianchi dal titolo “Frate Sole sorella Luna, perdonateci”. Di Camillo Sbarbaro è stato letto “Il mio cuore si gonfia per te, Terra” e sempre da Repubblica il pezzo “Quanto sei verde Instagram” di Gabriele Di Donfrancesco. Gli studenti hanno infine proposto il poeta Giorgio Caproni con “Versicoli quasi ecologici” e il testo della canzone “Il vecchio e il bambino” di F. Guccini.
Alla domanda “perché leggere?”, la risposta era spontanea. Quando leggiamo diventiamo liberi e fieri cittadini.
